Stai attenta al perfezionismo perché puoi solo farti male.
Gli errori sono ok.
Frasi che sono tutte verità.
Mi ricordo che da piccola spesso organizzavo degli spettacoli per i miei genitori.
Prendevo la mia ciurma di fratelli e a volte anche cugini e li mettevo in riga per offrire ai miei la dimostrazione della mia grandezza come leader/regista/bambina con mille idee in testa/attrice. Ma le mie intenzioni erano decisamente sproporzionate se paragonate a quelle del resto del cast.
C'era sempre un momento delle prove in cui loro si aggrappavano a qualsiasi spunto pur di iniziare a ridere a crepapelle, che veniva sempre seguito dalla mia uscita di scena con fare da primadonna incompresa. Lo spettacolo finale era nonostante ciò veramente bello ed emozionante.
Qui calo il sipario sul mio passato da regina del dramma.
Ma non sono qui per fare un revival della mia infanzia (anche se potrei scrivere un libro su quello).
Semplicemente è vero che sono sempre stata esigente. Con me stessa, ma anche con gli altri.
A volte mi dimentico che la vita non è in bianco e nero, ma è fatta di tutte quelle sfumature o meglio, di quelle sbavature che la rendono imperfettamente splendida e a volte non riesco a sopportare le persone che non raggiungono il mio standard ideale. E soprattutto mi faccio fregare dalle aspettative che ho nei confronti di chi mi circonda: vorrei che gli altri facessero o dicessero delle cose che rispecchiano il mio modo di approcciare la vita, mentre giustamente vivere mi ricorda che gli altri hanno un loro modo di assaporare i giorni di primavera soleggiati e di mandare giù quei giorni autunnali amari.
E così per un po' ho cercato di cambiare le persone e poi ho attraversato la fase del "meglio sola che male accompagnata" e ora invece sto iniziando ad accettare ciò che gli altri decidono di darmi, che siano briciole del loro tempo o che si tratti di tutta la loro anima.
Sono proprio contraddittoria: sono esigente, ma allo stesso tempo mi adatto, sono inflessibile quando si tratta dei miei obiettivi, ma ho i moti di "chissenefrega" che mi fanno pensare che il risultato non sia ciò di cui ho bisogno, vorrei essere diversa, ma senza dovere cambiare nemmeno un centimetro di me stessa.
Ma tornando alle frasi iniziali.
Hanno tutti ragioni quelli che mi dicono che pretendere troppo da se stessi non ti porterà lontano.
Come nella fiaba del pescatore e del pesce d'oro.
Però non sono ancora riuscita a trovare un equilibrio tra il tutto e il niente.
Chi troppo vuole nulla stringe, ma chi non crede che nella vita sia necessario tentare di migliorare, fare sempre un po' di più, non sarà certo l'individuo che contribuirà all'evoluzione della specie.