Da sola al sole

Oggi è una giornata che mi fa credere che veramente la primavera si nasconda dietro l'angolo.
È un po' che cerco di capire perché a volte sono inseguita dal malumore.
Avete in mente la nuvola di Fantozzi? Ecco, credo che la malinconia, la tristezza e tutti i sentimenti grigi e invernali le assomiglino molto. Perché se cadi nella tentazione di pensare in negativo una volta poi la negatività inizia a seguirti, insidiosa e allo stesso tempo silenziosa. E io sono cascata in questa trappola facilmente. Poi inizi anche a credere che in fin dei conti sotto questa cappa di malumore almeno eviti di esporti a potenziali illusioni e non ti rendi conto invece che la pressione si fa sempre più bassa e ti schiaccia, ti porta sempre più giù.
Ho sempre avuto paura, e ancora oggi a volte mi succede, dell'essere diversa.
Diversa, è una parola-insieme che racchiude tantissimi termini. Mia mamma non ha mai usato questa parola per descrivermi: lei dice che io sono unica.
Unica potrebbe essere anche parafrasata come rara, preziosa o speciale.
Dovrei esserne orgogliosa. Lo ammetto che a volte non riesco a nascondere che mi piace essere considerata come una pietra preziosa.
Ma ci sono quei momenti in cui mi chiedo se essere unici debba per forza significare essere soli. Se siamo realistici e guardiamo l'etimologia della parola non possiamo che notare che contiene "uno". E io per questo mi chiedo se una persona unica sia anche "una" cioè sola, oppure se sia destinata a trovare un altro essere "uno".
A parte questo, oggi il sole ha rischiarato il mio pensiero e riscaldato il mio cuore e mi sono detta che  il cielo è troppo azzurro per presagire un temporale.
Ho voglia di aria pura e nuova.
Fare un giro in bicicletta in un viale con alberi in fiore.
Sentire le farfalle nello stomaco e vedere la vie en rose.
Non aspettare che gli altri scoprano che io sono un diamante grezzo, ma lasciare trasparire un po' della mia lucentezza.
Sentirmi piena di energia alla mattina. 
Cantare a squarciagola canzoni che mi rendono felice.
Vivere senza pensieri e crucci.
No, questa primavera non sarò io a vincere l'Oscar come miglior regista di film mentali perché mi prendo una pausa. Creare immagini nella tua testa di cose che potrebbero succedere se e ma, è un'attività che occupa troppe energie senza dare risultati tangibili.
Per ora sono qui.
Sotto il sole.
Sorrido.
Libera un po' più di prima.