Haters gonna hate

Nella mia vita ho spesso dovuto fare i conti con persone che senza motivi precisi e apparenti mi odiavano. Beh, avevano certamente le loro ragioni, ma la cosa buffa era che il più delle volte avevano una conoscenza così superficiale della mia personalità e del mio mondo, ma un (pre)giudizio chiaro e preciso con il quale pretendevano di togliermi il sorriso.
Ad ogni stadio della vita, affronti il dolore che l'odio ti arreca con diversi atteggiamenti.
Alle prime esperienze con questi sentimenti, la mia reazione era stata quella di chiudermi in me stessa. D'altronde intorno a me si era proprio creata una bolla di diffidenza, di mormorii continui, di occhiatine. 
Ero come un animale ferito, circondato da fucili puntati.
Il percorso della crescita mi ha fatto arrivare a un punto della mia vita in cui non sono più disposta a fare il loro gioco. Mi spiego meglio: non sono disposta a barattare la mia felicità, il mio modo di essere e vivere con il dolore che loro vorrebbero vedere apparire sul mio volto. 
No cari miei! Non mi fanno più soffrire queste cose.
Al massimo posso essere indignata, perché certi meccanismi (riferimenti specifici alla classica mossa del "parlare e pugnalare alle spalle"), sono tipici di una mentalità infantile, livello scuole elementari per intenderci, e io supponevo che arrivati a un certo punto chi avesse avuto un problema con me avrebbe avuto il coraggio di guardarmi in faccia mentre sputava le sue sentenze.
Ma alla fine della giornata, l'odio non mi tocca. 
Io mi guardo allo specchio e non ho niente da rimproverarmi.
Vivo la mia vita comunque perché io non sono qui per compiacere nessuno. È la mia vita e nessuno ha il diritto di obbligarmi a viverla secondo i suoi criteri. È la mia vita e chi vuole camminare accanto a me, nonostante io non sia la persona che da a chi gli sta intorno una via facile e comoda, ci sarà, mentre tutti gli altri possono risparmiare tempo e forze. 
Continuate pure se volete a tentare di farmi terra bruciata attorno, a cercare inutilmente di ridurre a macerie il mio amor proprio. Continuate. Il fuoco dell'odio non brucerà me, ma consumerà voi.
E comunque credetemi. Nel più dei casi, lo stesso scarso livello di stima che avete voi di me, io lo ho di voi. Con una differenza abissale: io non perdo tempo a preoccuparmi della vostra vita, mentre voi vi crucciate della mia. 
Voglio solo mettere in chiaro che io non sono più quell'essere impaurito e intimidito che vorreste che io fossi. 
Non ho più paura. 
E per ribadire la mia visione del mondo in bianco e nero: o con me o contro di me! Niente mezze misure.