Il Post-Sabato


AVVERTENZA!
A tutti gli amanti del sabato sera: contiene informazioni che contrastano con la vostra idea.
Quindi, leggetelo (se volete), prendete atto della mia opinione e passate oltre se non siete d'accordo.
Grazie

PRE SCRIPTUM : io AMO divertirmi, ballare e tutto quello che volete, ma non mi diverto in questo modo.
Ci sono poche cose insoddisfacenti quanto il ritorno a casa il sabato sera. Almeno, per me. 
Dopo aver passato ore a sorridere, provocandomi una paralisi della mascella, dopo aver urlato nelle altrui per tentare di comunicare mentre la musica rimbomba, coprendo i tuoi sforzi e dopo aver bevuto qualche bicchiere di "divertimento" ad alto tasso alcolico, molto raramente mi sono sentita pienamente appagata e felice nonostante la stanchezza.
Appena entro in bagno e inizio il lungo (ma necessario) rituale per struccarmi, tutta l'illusione di una bella serata svanisce.
Appoggio i piedi al pavimento gelido del bagno, nel tentativo di dargli sollievo dopo una serata passata su tacchi vertiginosi, pretendendo di essere disinvolta. 
Poi guardo nello specchio il mio viso strapazzato e i miei capelli sconvolti e lo sento.
Si, in quel momento sento l'amaro in bocca (no, non e` il retrogusto del Montenegro).
Piu` che un gusto, una sensazione o meglio ancora una consapevolezza. 
Sono profondamente sola.
Si perche` tutte quelle chiacchiere e risate, come si spengono le luci del sabato notte, ti scivolano via tra le dita.
E capisco che tutto cio` a cui ho assistito, non e` nient'altro che un'ennesima mascherata, un carnevale di persone che pretendono di essere li` presenti nella propria integrita`, quando invece hanno lasciato nascosta la propria essenza in qualche angolo di casa. 
In quel momento,noi popolo della notte, non siamo altro che ombre di noi stessi oppure nei casi piu` disperati proiezioni di un desiderio distorto di noi stessi. 
C'e` stato un momento in cui cercavo in tutti i modi di fuggire dalla mia solitudine e mi costringevo ad essere qualcosa che non sono e non potro` mai essere.
Ma per quanto mi sforzassi e divincolassi, dopo ogni serata, quel maledetto retrogusto si sprigionava per ricordarmi che quello che ero diventata era solo una caricatura di me stessa.
Ho odiato a lungo questa sensazione, ma da quando ho deciso di non fingere piu` ho anche imparato ad apprezzarla.
E ho capito una cosa.
Per tutti il sabato sera e` come il paese dei balocchi.
Mi spiego.
I nostri errori e difetti vengono bloccati fuori dalle porte dei locali, non gli viene consentito l'accesso.
E in fondo a nessuno dispiacerebbe che la vita fosse meno complicata. 
Ecco.
Sta tutta qui la grande promessa del sabato sera: dentro a quei locali chiassosi e festanti il mondo sembra girare in modo piu` semplice.
Ma tutto questo non e` che una grande bugia e come nella fiaba di Pinocchio, il giorno dopo la baldoria noi ci ritroviamo sempre a dover affrontare le conseguenze, derivanti dalla stupida illusione di poter fare a meno delle parti di noi stessi che non siamo in grado di accettare.
Io sono contenta di sentire quell'amaro in bocca, perche` mi ricorda che il sogno di rivoluzione che il sabato porta con se` svanisce sempre il giorno dopo. 
La vita mi ricorda che non posso fuggire da cio` che sono e che la felicita` deriva dalla lotta, spesso interiore, per affermare se` stessi.
Spero  Auguro a tutti di essere in grado di provare questa sensazione.
Non e` piacevole, non fraintendetemi.
Ma solo cosi` non ci si illude che il miraggio del sabato sera possa salvarci dai nostri spettri.
POST SCRIPTUM: come citato nel pre scriptum io mi diverto e sono una ragazza ottimista, nonostante possa sembrare il contrario :)