Ho sensazioni stranissime e faccio le cose come se mi stessi guardando dall'esterno..
Mi sembra di non vivere a fondo questa noiosissima e grigia domenica Svizzera.
É un po' che non mi faccio sentire virtualmente.
Ma ho delle buone ragioni: ho iniziato l'università a Lucerna e mi sono fatta prendere dal turbinio di eventi che l'iniziare questa nuova tappa della mia vita ha comportato.
Ma oggi i miei pensieri corrono più veloci del vento e si insinuano in ogni capillare del mio organismo. Forse è colpa dei tre caffè che ho bevuto al brunch. O anche la stanchezza dopo una lunga notte.
Fatto sta, che ho bisogno disperato di parlare di alcuni dubbi che ho in testa al momento.
- SCELTA GIUSTA O SBAGLIATA?
L'università per ora è veramente stupenda.
Ma ci sono così tante cose che non so, che devo imparare su quest'industria che in certi momenti mi sento un pesce fuor d'acqua in un mondo che è ancora sconosciuto per me.
Soprattutto mi chiedo se tutti i sacrifici che la mia famiglia affronta per farmi studiare siano ben riposti. Io lo so che loro non hanno mai chiesto niente a nessuno di noi, se non di lavorare duramente, dando ogni giorno il nostro meglio. La metà è solo una motivazione per andare avanti, e non è necessario raggiungerla. Ma io non sono capace di accontentarmi di un mezzo traguardo. Io mi sento in dovere di ripagare tutti i loro sforzi con il mio successo.
La cosa che però mi preoccupa di più è il fatto che questa scelta mi propone uno stile di vita che è completamente estraneo al mio sogno del futuro.
Mi chiedo se aver deciso questa carriera mi impedirà di trovare l'amore vero, crearmi una grande famiglia e rimanere la ragazza che vuole prendersi cura di tutti.
Io so che arriverà un giorno il momento in cui dovrò decidere se rincorrere il piacere effimero del potere oppure, fermarmi dove il mio cuore troverà la sua meta.
Quest'esperienza mi cambierà? Cosa diventerò? Il futuro oggi ha sfumature grigiastre per me.
- RAGAZZA VS RAGAZZI
Sono in un momento della mia vita in cui mi chiedo sempre più spesso perché la corona di isteriche è stata appioppata alle donne.
Voglio dire che noi donne siamo quelle per eccellenza che non si fanno capire, che hanno un codice segreto per comunicare incompreso agli uomini.
Ma io dico: ma gli uomini chi li capisce?
Gli uomini non parlano e questo è un dato di fatto. Ma non riesco a spiegarmi come questo loro aspetto non sia mai stato osservato con la lente riservata allo studio delle problematiche.
Cosa vogliono gli uomini, a parte soddisfare i bisogni primari e fisiologici con i quali Madre Natura li ha equipaggiati? Se sapessero parlare e non fuggissero dal confronto inevitabile con il Gentil Sesso quante difficoltà in meno avremmo?
Io sono convinta che il mio principe azzurro in questo momento, si sia incastrato in una foresta di rovi o che si sia lasciato incantare dalle ammalianti sirene. Credo che purtroppo toccherà a me fare la parte dell'eroina che accorre in aiuto del cavaliere sperduto e, nonostante creda fermamente nella consuetudine per cui è l'uomo che deve rincorrere la donzella e non il contrario, devo mettermi in cammino e farmi trovare a metà del sentiero. Perché se aspetto ancora un po' non ci troveremo più.
Con questo non intendo di certo dichiarare aperta la stagione di caccia.
Questi sono i miei pensieri di oggi.
Non sono scritti magistralmente, ma sono scritti con tutto il mio cuore.
Grazie a tutti quelli che mi seguono.
Non siamo certo una folla, ma io ho sempre detto che è meglio pochi ma buoni :)
Con questo non intendo di certo dichiarare aperta la stagione di caccia.
Questi sono i miei pensieri di oggi.
Non sono scritti magistralmente, ma sono scritti con tutto il mio cuore.
Grazie a tutti quelli che mi seguono.
Non siamo certo una folla, ma io ho sempre detto che è meglio pochi ma buoni :)